𝗣𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗟𝗲𝘃𝗶 si chiedeva: “Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?”.
Con questo quesito, ancora molto attuale, vogliamo ricordare i terribili avvenimenti accaduti prima del 27 gennaio del 1945, giorno in cui i cancelli di Auschwitz vennero abbattuti dalla sessantesima armata dell’esercito sovietico.
Gli anni passano e le testimonianze dirette di chi ha vissuto in prima persona questi avvenimenti diventano sempre meno, diviene quindi fondamentale commemorare questa giornata, affinché il «𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲» ci consenta di lavorare sempre di più in un’ottica inclusiva e di accoglienza.
Soprattutto In questo particolare momento storico è importante 𝗿𝗶𝗳𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 sugli errori commessi in passato, solo così potremo evitare di ripeterli.
Indifferenza - Liliana Segre